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Strategie di Marca o Strategie di Branding

Le strategie di branding o strategie di marca sono il cuore dell'attività di marketing. Il Brand (o marca) in Spinosi Marketing Strategies è alla base dell’impostazione del marketing strategico per le aziende clienti.

Il grande limite delle aziende PMI abruzzesi ed italiane è stata l’incapacità di sviluppare una strategia di marca (o strategia di branding) negli ultimi 50 anni concentrandosi esclusivamente sulla produzione e sulla sua ottimizzazione. La Spinosi Marketing Strategies è un’azienda di consulenza che accompagna le imprese PMI italiane in un processo di crescita attraverso:

  • la definizione di una brand identity chiara e immediata;
  • la costruzione sul mercato di un posizionamento unico e distintivo sia a livello corporate e sia a livello prodotti;
  • la promozione del brand (della marca) attraverso i canali di comunicazione tradizionali ed innovativi;
  • la definizione di metriche per misurare i risultati ottenuti ed obiettivi futuri.

Strategie di branding e mercati internazionali

Lo sviluppo di strategie di branding sono la vera sfida del futuro per le aziende che intendono soprattutto approcciare il mercato internazionale senza dover rimanere ostaggio della variabile prezzo.
Nel mercato internazionale la vera forza di un azienda si misura dalla capacità di essere un brand con caratteristiche uniche ed esclusive e quindi di saper condizionare le scelte degli acquirenti, sia in ambito B2B e sia in ambito B2C.

Esempi di strategie di branding per piccole e medie imprese

Le strategie di branding, in Spinosi Marketing Strategies, sono molto più di un'affermazione ma sono esperienze di vita aziendali concrete. Vi suggeriamo di visitare strategie di branding o di marca per:

  • la 1° rete d’imprese nel settore antincendio: Universo Gold;
  • il 1° consorzio del Arredo, Legno e Mobile in Abruzzo: Polo Palm;.

Perché crediamo così fortemente nelle strategie di branding?

Perché un brand semplifica la vita dei consumatori.

Spesso si assiste al paradosso che il marchio forte non sia il miglior prodotto della sua categoria. Ad esempio il marchio Dell computer nel suo settore è il brand più conosciuto ma non è il migliore dei computer. Il paradosso nasce dal significato della parola “migliore”. Un qualcosa ha significato come migliore se riferito a chi ed a cosa. Per diventare numero uno in un qualsiasi mercato è necessario avere, come premessa, un buon prodotto o servizio ma soprattutto comprendere quali sono i valori del mercato. Infatti essere il numero uno di un mercato vuol dire essere oggetto di processi di acquisto ripetuti, significa essere il punto di riferimento per altri, si traduce in creazione di fedeltà.

Come costruire un brand? Una domanda che molti imprenditori si pongono quotidianamente e la cui risposta è abbastanza articolata. Infatti passeggiando in un viale, percorrendo l’autostrada o sfogliando una rivista, il nostro sguardo è catturato, oltre che dalle immagini che conferiscono i contorni alla realtà che ci circonda, da un numero sterminato di simboli, nomi, sigle e immagini ai quali è assegnato il compito di comunicarci ogni genere di informazione.

Come costruire un brand di successo? Prima di rispondere alla domanda che contiene al suo interno una delle sfide più ardue ed affascinanti per gli uomini di marketing, è importante, dapprima, rispondere all’interrogativo che segue: “la costruzione di un'efficace politica di branding, che porti ad avere un brand solido, è un compito ad esclusivo appannaggio delle grandi imprese o riguarda anche  imprese di minori dimensioni?

Il quesito "Ho bisogno di un logo o brand?" è una delle domande più sottovalutate dalle aziende. Chiunque possiede un’attività d’impresa sa bene che ha bisogno di avere un simbolo che consenta di farsi riconoscere facilmente dai propri clienti. Di conseguenza nella stragrande maggioranza si provvede alla creazione di un logo. Ma attenzione,  si crea un logo e non un marchio o brand! Molte aziende si preoccupano per l’intero ciclo di vita di sviluppare prodotti, di trovare nuovi canali di vendita, ma si dimenticano spesso di sviluppare il proprio Brand (o marchio). 

Gualtiero Marchesi, fra i più conosciuti chef italiani nel mondo, inaugura una collaborazione gastronomica con l’impero McDonald’s e tutto il mondo “eno-gastrofighetto” si ribella. Dal web alla televisione, in moltissimi hanno sparato a zero sul Maestro: l’accusa più gettonata è quella di aver accettato una “inutile” collaborazione con la catena americana di fast food solo per speculare sul proprio nome. Noi ci siamo incuriositi e abbiamo esaminato la vicenda.

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